Chiediamo al governo italiano di intervenire contro il massacro a Gaza.
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EMERGENCY è a Gaza dallo scorso agosto per curare le vittime di attacchi sistematici che stanno massacrando da 20 mesi la popolazione palestinese.
Siamo testimoni diretti con sempre maggiore difficoltà di una crisi umanitaria gravissima, come non avevamo mai visto prima: chi non è direttamente colpito dalla violenza delle armi, soffre per la mancanza di cibo, di acqua, di medicinali, di un riparo.
Gli aiuti umanitari entrati a Gaza dopo più di due mesi di sospensione non sono neanche lontanamente sufficienti, e nella Striscia è in corso una crisi alimentare, idrica e sanitaria che uccide tanto quanto le bombe. Siamo coinvolti in questa crisi non solo come operatori sul campo, lo siamo come cittadini e cittadine italiani perché la nostra storia, coscienza e Costituzione ci impongono di agire con chiarezza.
Ce lo chiede l’articolo 11 della Costituzione italiana, che afferma che solo la fine della violenza permette libertà e democrazia.
1
Di chiedere formalmente al governo di Israele, in ogni sede diplomatica e pubblica, di permettere l’ingresso nella Striscia degli aiuti umanitari di cui c’è disperato bisogno e la loro distribuzione alla popolazione civile;
2
Di attivare subito un impegno diplomatico per un cessate il fuoco e per il rispetto del diritto umanitario internazionale;
3
Di revocare il memorandum d’intesa per la collaborazione militare tra Italia e Israele;
4
Di interrompere la compravendita di armi e sistemi d’arma da e per Israele;
5
Di schierarsi per la sospensione del trattato di associazione tra Unione europea e Israele come già 17 Paesi hanno fatto per le continue violazioni dei diritti umani.
Chiediamo che venga fatto ORA.
L’appello “ORA!” fa parte della campagna R1PUD1A, una campagna che abbiamo lanciato per ribadire che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
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